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ARTE E FEDE

 

SIMBOLI EUCARISTICI IL PESCE

 

 

La scena del cubicolo A3 della Catacomba di S.Callisto (sec. III) mostra i tre momenti dell'Eucaristia giunta sino a noi: l'imposizione delle mani sulle offerte (epiclesi e consacrazione), la comunione, il sacrificio d'Abramo simbolo dell'aspetto sacrificale della Messa.

Sul tripode, oltre al pane appare il pesce, alimento che si ritrova anche sulla mensa conviviale: siamo evidentemente in presenza di un significato simbolico

Il PESCE, per sua natura simbolo dell'acqua, divenne subito una delle più antiche metafore di Cristo Fonte dell'acqua viva (Gv.6,14-10). Rappresentato frequentemente sulle epigrafi funerarie sino al sec.VI e diffuso successivamente, il pesce fu un elemento decorativo, tra gli altri più diffuso, negli arredi liturgici; è un'immagine che suscitava la mia curiosità infantile: che cosa centra il pesce con Gesù?

l'origine del pesce come simbolo cristologico non è da ricercarsi tanto

nell'immagine del pesce, quanto nella parola, che in greco si scrive ICQUC,

le cui lettere compongono, come afferma S.Agostino nel De civitate Dei 18,23, l'acrostico GESU CRISTO FIGLIO DI DIO SALVATORE, dunque, l'essenza del Kerigma (annuncio) cristiano.

Nella catacomba di S.Sebastiano (II-III secolo) una bella lastra funeraria presenta, ben visibile, un'ancora accanto ad un pesce, dove l'ancora è simbolo di Cristo Crocifisso e il pesce del Salvatore Vivente; nel linguaggio segnico la lastra esprime il concetto: la salvezza è in Cristo crocifisso e risorto.

Il pesce diventa subito il simbolo più diffuso e significativo del Cibo Eucaristico.

Le più antiche iscrizioni: quella di Abercio (vescovo di Gerapoli del 170 d.C.) parla di un pesce di sorgente grandissimo e puro che con vino prezioso e pane, viene preso in cibo con gli amici e in quella di Pettorio del sec III, si parla per ben cinque volte, in riferimento al cibo eucaristico, del pesce preso nelle palme delle mani.

Nella prima scena del dipinto del cubicolo A3 il pesce, posto accanto al pane, sta a simboleggiare il momento in cui il pane diviene ICQUC cioè corpo di Cristo Figlio di Dio

Nel complesso cimiteriale di S.Callisto, alla Cripta di Lucina (cubicolo Y sec. III) sotto la volta decorata secondo moduli classici, appaiono, sulla parete di fondo, due pesci, l'uno di fronte all'altro. Recanociascuno sul dorso un cesto di vimini con cinque pani; nell'interno del cesto è racchiuso un bicchiere di vino rosso. Il simbolismo eucaristico è esplicito: il pane e il vino consacrati nella Messa diventano ICQUC, cioè corpo e sangue di Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore, di Gesù che si offre in cibo ai cristiani come farmaco di immortalità per la vita eterna (Gv.6)

Questo simbolo - professione di fede nella divinità di Cristo - divenne il segno qualificante dei cristiani che si configuravano (secondo l'immagine di Tertulliano in De Baptismo 1) come i pesciolini figli dell' ICQUC celeste, generati dalle onde salutari del battesimo e nutriti dall'Eucaristia. Un segno che Clemente Alessandrino nel 202 raccomandava di incidere nei propri anelli e nel quale, i cristiani della clandestinità comunicando con rapido tracciato, potevano riconoscersi.

mirellalovisolo@libero.it



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