Busca segna l'inizio del tempo estivo a fine maggio con la tradizionale
festa alla Cappella di S
NUOVI
INTERVENTI A S. SEBASTIANO DI BUSCA
.Lato sud della cappella di
S.Sebastiano, la nuova apertura
Gli
affreschi della volta nella Cappella di S.Sebastiano dal 2012, appaiono illuminati da una nuova apertura che, mostrando
recenti ritrovamenti pittorici, lascia entrare la luce del giorno sui dipinti
dei Biazaci. Si tratta degli ultimi interventi di cui ci parla l'architetto
Pier Luigi Barbero.
Come abbiamo già avuto modo di rilevare
e dimostrare, la cappella di S.Sebastiano è un monumento molto importante per
la fede, ma specialmente per l'arte e per una storia che affonda nelle origini
del cristianesimo a Busca. Posta in via S.Valentino, fuori del centro abitato
sulla strada che da Busca porta a Villafalletto, la cappella si trova nel luogo
dove le strade dell'antica rete viaria convergevano per imboccare l'unico ponte
che anticamente portava dentro le mura; divenne quindi un punto obbligato,
luogo ideale anche per la riscossione di tasse e gabelle.
S.Sebastiano, che in origine era una piccolissima cappella,
è dunque molto antica, sorta ipoteticamente alla fine del primo o inizio
secondo millennio, dovette avere nel
tempo danni e degrado, se tra i secoli XIII e XIV venne ampliata e arricchita
della decorazione a dentelli sul lato sud e successivamente, ad ovest, del
portico, poi dipinto dai Biazaci, voluto da Comune per la cessazione della
pesta del sec XV.
Il fabbricato si trova a poca distanza dal cimitero del
capoluogo, che qui venne trasferito nel sec XVIII più o meno casualmente
accanto all'esistente cappella di S.Sebastiano; il santo è infatti patrono dei
cimiteri e protettore contro le epidemie di peste. La cappella doveva avere una
copertura a capriate sostituita del Settecento, con l'attuale volta in
muratura. Come vediamo, l'edificio è anche ricco della storia e della fede dei
secoli buschesi, valori che impongono il lavoro di conservazione, ricerca delle
strutture originarie, il recupero e il restauro.
Sin dal 2005 il parroco, Don Enzo Conte, ha dato inizio a
questi lavori che a poco a poco giungeranno all'auspicabile approdo finale,
cioè il restauro dei dipinti dei Biazaci con le storie di S.Sebastiano opera
ormai universalmente nota, anche per l' importanza letteraria.
Di
tanto intanto cogliamo l'occasione per riproporre l'attenzione sul monumento,
informando sui nuovi interventi con le notizie dell'arch. Barbero curatore dei
lavori: "Dopo gli iniziali lavori di consolidamento e restauro conservativo
che hanno interessato le coperture, le volte, il campaniletto e la
pavimentazione interna, col parziale finanziamento dalla
Compagnia San Paolo col bando "Cantieri d'Arte 2004",
si è provveduto al posizionamento di un'apparecchiatura elettronica
"mur-tronic" per l'eliminazione dell'umidità. Al termine è stata effettuata una
campagna di saggi stratigrafici sulle pareti e sulle volte dell'edificio al
fine di determinare la presenza di apparati decorativi nella zona absidale e
nelle pareti laterali per conoscerne la reale estensione. Sono emerse parti decorate figure di santi,
nel sottarco di facciata e nel fianco destro della cappella".
Quelli dell'abside e di altre parti della zona presbiteriale, di cui si sono
ritrovati frammenti, sono andati probabilmente perduti in seguito ai lavori di
sopraelevazione, nel '700, per il vano sacrestia e il campaniletto.
"Nel
sottarco di facciata sono visibili due belle figure di santi con rosone
centrale, quelli emersi sul lato sud dove è visibile una S.Caterina
d'Alessandria - si è ritenuto opportuno
- prosegue Barbero - scegliere una soluzione che consentisse la fruizione
degli affreschi della volta anche dall'esterno. In accordo con le
Soprintendenze si è deciso di adottare al di sopra del tamponamento inferiore,
una soluzione trasparente costituta da una lastra di vetro con cornice di
acciaio, soluzione simile a quella della cappella di S.Maria degli Angeli di
Cuneo, che consente anche l'illuminazione degli affreschi all'interno. A
nord invece dove appaiono solo piccoli frammenti di affresco e tracce di
disegno indefinibile, si è scelto lo
stamponamento della parte superiore dell'arco e successivo tamponamento di
piccolo spessore.
Una nuova tappa di un percorso che, poco per volta, consentirà alla
cappella di ritrovare il suo antico volto lasciando emergere i suoi valorie, specialmente il recupero dei dipinti
dei Biazaci. Una conclusione di grande prestigio che ricompenserà i frazionisti
per la difficoltà dei festeggiamenti e dei sacrifici di questi anni.