
LA MADONNINA di Busca: MADRE DELLA DIVINA GRAZIA
La
Madonnina, di cui si rinnovano i festeggiamenti nella Chiesa della SS Trinità
(la Rossa) di Busca, riserva Un'altra sorpresa che non tutti hanno ancora scoperto:
il significato vero dell'immagine cioè il suo reale contenuto iconografico. Un significato
importantissimo masconosciuto sino al
2010, emerso solo col restauro dell'icona. La scoperta ha permesso di
identificare per la Madonnina, il cui nome era riferito alle sue piccole
dimensioni, Un'intitolazione mariana precisa e tale da farla entrare tra quelle
piùsignificative per la fede.
Ritorniamo
ancora alla storia, per chi non la sapesse. La Madonnina è un antico dipinto
murale che si trovava sulla casa Faucone (oggi Beltrutti), nell'attuale via Cesare Battistiangolo Via Umberto dove, oggi, una lapide la
ricorda.Divenne oggetto di devozione
quando nel 1745 l'epidemia di peste
bovina che imperversava, affliggendo i contadini buschesi,
cessò in seguito alla preghiera, fatta con grande fede, presso quell'icona. Il
fatto, attribuito all'intercessione di Maria, qui invocata, sviluppò il culto popolare intorno
all'immagine; la gente esprimeva la sua gratitudine appendendo, sul muro della
casa, quadretti ed ex voto di vario genere, sino a riempirne la superficie. Poichè
non parve conveniente alle autorità il permanere di tale cultosulla pubblica strada, nel 1754, sidecise il trasportodel dipinto
nella Chiesa della Confraternita della SS.Trinità
accanto alla quale nel 1698 il sodalizio aveva fondato l'opera caritativa Ospedale
dei poveri infermi. La presenza della Madonnina nella chiesa, diventavaun aiuto per l'istituzione: le offerte riconoscenti
fatte dai fedeli a Maria, avrebbero sicuramente beneficiato i poveri ammalati.
Nel 1854 nella
ricorrenza del centenario dei fatti, il dipinto, con la cornice ovale di marmo nell'ambitodecorativo realizzato da B. Bernasconi e A. Aprile, fu collocato nella cappella progettata
del geom. Picco decorata nel 1836 dal
pittore Borra. Nel 1945 la Madonnina venne proclamata patrona di Busca dal
Vescovo mons. Luigi Lanzo.
l'immagine di
Maria, detta Madonnina ha i caratteri
delle Madonne col Bambino e delle figure materne di Tommaso e Matteo Biazaci di Busca del sec XV, uniti ad una propria dolcezza adolescenziale che colpisce. Maria
tiene in braccio Gesù che porta al colo il corallo rosso, simbolo della sua
passione redentrice e in una manoun
melograno simbolo della fecondità. l'attribuzione del dipinto ai Biazaci, fatta dalla scrivente nel 1990 e confermata della
Soprintendenza, emerge dal confronto con le altre opere firmate dei pittori. Il
restauro del dipinto, venne realizzato dall'Associazione La Madonina (presieduta dal compianto Geom
Orazio Bruna) che nel 2000 si era fatta promotrice, con il concorso economico
della comunità buschese, dei lavori di restauro
dellafacciata della chiesa, ormai
illeggibile e, successivamente, del restauro della torre con l'affresco. Nel 2010 sotto il controllo della Soprintendenza e con il generoso contributo di Mons. Giulio Einaudi e della popolazione, si decise di
procedere anche alla pulitura dell'icona,
affidando l' opera alla ditta Rossellini Restauri
Questo
intervento riportando alla bellezza originaria l'opera, ha restituito il reale
significato iconografico del dipinto. Nel corso dei secoli infatti l'icona, era stata
deturpata da inserimenti pittorici non idonei, che avevano alterato l'immagine
originale e reso incomprensibile la dimensione iconografica.
Il significato
dell'opera si trova in quel gesto di Maria erroneamente interpretato in precedenza; in realtà Maria nel dipinto
tiene tra le dita non un frutto, ma il capezzolo del suo seno dal quale spruzza il latte davanti a se,
ma non lo offre al Bambino che, anzi, ritto avanti a lei, alza la mano destra nell'antico segno
dell'approvazione. Non si tratta
quindi di una generica madonna del latte. Il gesto di Maria simboleggia la sua mediazione nel dono della
grazia di Dio all'umanità, Maria intercede
presso il Figlio che approva e ci dona la
grazia divina. La Madonnina è dunque l'icona, della Mater Divinae
Gratiae (La Madre della Divina grazia) secondo
una ben nota invocazione.
Come avvenne nel 1745
così la Madonnina resta e sarà Madre della Divina grazia per i buschesi e per tutti i figli che ricorrono con fede e amore
alla sua materna intercessione.
Mirella Lovisolo