Il NATALE DI OGGI E QUELLO DI S.FRANCESCO A GRECCIO
A
Busca strade e piazze con i presepi realizzati dalle elementari
Mentre la
cronaca ci riporta assurde notizie di scuole che, per rispettare la presenza di
bambini mussulmani in classe, sostituiscono al Presepe la fiaba di Cappuccetto Rosso (una scelta criticata dello stesso Imam della moschea di Milano che ci consiglia di difendere
le nostre bimillenarie tradizioni) diventa davvero
una bella notizia il fatto che, strade e piazze di una città della provincia-
liberate dall'abituale traffico - si siano animate di coloratissimi e simpatici
presepi realizzati dalle classi elementari. Ci sembra davvero una bella
notizia.
L'iniziativa scolastica concretizzata
da alunni e maestre della scuola elementare di Busca e frazioni, in
collaborazione con l'Associazione dei Commercianti e del Comune, ha riempito la città di una grande quantità di bambini e di famiglie, distribuite in una
fantastica animazione, intorno ai grandi alberi illuminati, ai coloratissimi
presepi del mondo e poi agli angoli-gioco descrittivi e coinvolgenti, gestiti
da maestri - Befana e BabboNatale - dove i bambini si guadagnavano le caramelle
nel gioco, dopo aver sorteggiato a sorpresa un bel racconto sul Natale. Tra i gazebo molto attraente quello profumato di cioccolato
della Croce Rossa dove indaffaratissimi volontari distribuivano a tutti, specie
ai piccoli, cioccolata calda e panettone.
L'animazione era accresciuta dalla
folla (genitori e amici) che usciva ed
entrava dalle Confraternite da cui provenivano, creatori di atmosfera,
le melodie dei brani natalizi eseguiti in continuità dei ragazzi della Scuola
Media.
Davvero un
pomeriggio d'incanto e di pace, che rimandava alle immagini del gioioso Natale
passato in famiglia intorno al Presepe e alla Messa festosa del proprio paese.
Immagini di grande fascino che hanno attraversato i
secoli per dire la gioia della nascita del Dio con noi, l'atteso Sole di
giustiziae Re di pace
Festa di gioia dunque, che ha fatto pensare, fatte le debite
proporzioni, a quell'altra animazione natalizia: il
Presepe creato nel 1223 quando La gente si allieta di un gaudio mai
assaporato primala selva risuona di voci e le rupi imponenti echeggiano i cori
festosie la notte sembra tutto un sussulto di gioia.
E' la notte del Presepe di Greccio che, quel poeta creativo e innamorato di Dio che era S.Francesco
volle fare, per organizzare un Natale diverso, per presentare al vivo la
nascita del Bambino di Betlemme.
Si dice comunemente che quello sia stato il
primo dei Presepi ma, in realtà, come sappiamo, si trattò
di un'azione scenica, di una sacra rappresentazione, ma così viva e vera da
rinnovare la realtà del fatto di Betlemme.
Narra il primo biografo di S.Francesco,
Tommaso Celano al cap. 30 della Vita Prima: Il Beato Francesco circa due
settimane prima della festa della Natività, chiamò a sé un uomo di nome
Giovanni e gli disse: Se vuoi che celebriamo a Greccio
il Natale di Gesù, prepara quanto ti dico.
Vorrei rappresentare il bambino nato a Betlemme e in qualche modo vedere con
gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato come fu adagiato in una
greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l'asinello.
E giunse il
tempo Uomini e donne arrivano festanti dai casolari alla regione portando
ciascuno secondo le sue possibilità ceri e fiaccole per illuminare quella notte
nella quale s'accese splendida nel cielo la Stella che illuminò tutti i giorni
e i tempi. Arriva alla fine Francesco raggiante di
gioia: ora si accomoda la greppia, vi si pone il fieno e si introducono il bue
e l'asinello.
In quella scena commovente risplende la semplicità evangelica Greccio
è diventata come una nuova Betlemme. Questa notte è chiara come pieno
giorno e dolce agli uomini e agli animali! Echeggiano i cori festosie la
notte sembra tutto un sussulto di gioia..
Il santo è estatico di
fronte al presepiolo spirito vibrante di gaudio ineffabile.
Poi il sacerdote celebra
solennemente l'Eucaristia sul presepio Francesco si è rivestito dei paramenti diaconali e canta il santo
Vangelo con voce sonora dolce limpida
che rapisce tutti in desideri di cielo. Poi parla al popolo con parole
dolcissime... rievoca il neonato Re povero e la piccola città di Betlemmenominava il bambino di Betlemme passandosi la lingua sulle
labbra quasi a gustare tutta la dolcezza di quelle parole. Uno dei presenti ha
una visione: gli sembra che un bambino giacesse privo i vita
nella mangiatoia e Francesco accanto a lui lo destasse da quel sonno profondo.
La visione era secondo i fatti: Gesù era stato
dimenticato nel cuore di molti; per grazia di lui veniva
risuscitato attraverso il servo suo S. Francesco
La poesia e la fede di Francesco che richiama il canto
evangelico: Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini
che Dio ama, ha restituito agli uomini di allora il messaggio e la presenza di
Gesù .Ritorna ancora nel nostro tempo Gesù: sia pace e perdono nell'unione delle famiglie, in
tutto ciò che è vero e bello; ritorni a noi la fede e la gioia nella
consapevolezza del tuo dono all'umanità: E' nato per voi il Salvatore.

Grotta del
Presepe di S.Francesco
a Greccio (Rieti) Affresco sec XIV.
CORRIERE DI SALUZZO
16.12.04