LE SUGGESTIONI DEL MESE MARIANO
Maggio il mese dedicato a Maria sintetizza tutte le feste
e le celebrazioni in onore della Madonna. In quest'anno, così precario per la
diffusione del Covid 19, si è intensificata
l'invocazione a Maria protettrice e soccorritrice. Il primo maggio
la CEI affida l'Italia al Cuore Immacolato di
Maria presso il santuario S .Maria del
fonte di Caravaggio, per invocarne la protezione e la salvezza. Una località,
Caravaggio, nota non solo per aver dato nome al pittore Michelangelo Marisi, ma per questo suo
celebre santuario.
I luoghi di culto con immagini e opere d'arte specifiche
su Maria sono davvero numerosi in Italia in tutte le Diocesi e anche nella
nostra Diocesi saluzzese. Sarebbe cosa interessante poter conoscere quali e quante sono le
espressioni di questa devozione: immagini e opere d'arte; quadri e dipinti della
devozione popolare; i titoli mariani con cui Maria è invocata in Diocesi di
Saluzzo. C'è chi ha fatto questa ricerca
per la Diocesi di Cuneo. Nel mese di settembre 2019 è uscita una voluminosa
opera di Maria Bramardi, già direttrice didattica poi
formatrice coordinatrice creatrice di progetti, nel cuneese. L'opera è intitolata "Ora pro nobis. Repertorio dei titoli mariani
nella Diocesi di Cuneo" dell'editrice Primalpe.
Dalla sua presentazione si legge."Ci
sono molti modi per chiamare la Madre di Dio, titoli condivisi con tutti i
cristiani o con i cattolici soltanto, con gli appartenenti a grandi comunità o
con gli abitanti di una borgata. Titoli derivanti dalla vita di Maria di
Nazareth, o a lei attribuiti nel corso di due millenni in relazione a vicende
storiche particolari, a sensibilità, a "incontri". I
titoli mariani sono circa 200 nella diocesi di Cuneo, ognuno è portatore di
significati di storia, di esperienze e di vissuti. Cercarli e raccontarli è stato
l'intento di questa ricerca".
In
diocesi di Saluzzo questa ricerca non esiste ancora o almeno
non è stata pubblicata. Molte immagini e titoli mariani sono raccolti nella pubblicazione " Arte
nel territorio della Diocesi di Saluzzo" di Allemano,
Damiano, Galante Garrone dell'Artistica Editrice. Una panoramica suggestiva che
fa conoscere,- oltre a tutte le altre - molte immagini mariane delle chiese
della Diocesi. Nel libro le fotografie di Maria pubblicate sono in numero di
96, immagini delle diverse parrocchie o confraternite della Diocesi; altre opere
sono solo citate ma presenti in quest'opera enciclopedica. Sono per lo più
espressioni della fede del popolo credente che cerca in Maria salvezza e
protezione
Una delle immagini più significative è la Madonna di Misericordia o del manto. Una iconografia già diffusa in Oriente ma
comparsa in occidente nel sec XIII. Alla Madre della Misericordia è intitolato il
santuario diocesano di Valmala ma
l'opera d'arte per eccellenza che porta questo titolo è la splendida Madonna
della Misericordia oggi a Casa Cavassa, ma
probabile pala dell'altare nella cappella del castello dei Marchesi a
Revello. E un capolavoro dipinto da Hans Clemer (1498-1499) per
volontà del marchese Ludovico II e della moglie Margherita De Foix. Sul fondo dorato la
Vergine dal volto dolcissimo, in preziosissimi abiti, accoglie con le braccia
allargate la famiglia marchionale inginocchiata ai suoi piedi su un prato
fiorito e descritta minuziosamente nelle vesti e nei ritratti dei singoli
componenti. Due angioletti sostengono la corona sul capo della Vergine, al di
sopra la figura di Dio benedicente, mentre S.Pietro e
San Paolo sostengono i lembi del manto allargato. Anche nei dipinti della parrocchiale
di Casteldelfino di Tommaso Biazaci (1505) si trova questa iconografia
sebbene molto degradata dagli interventi
devastatori di secoli successivi. Questa iconografia è anche detta "La Madonna
del manto" titolo che si diffonde dappertutto. Risuona specialmente in occasione di
pubbliche calamità, come peste, fame e guerra, ritenuti castighi di Dio o per
implorare la protezione di Maria. Così entra nell'arte la raffigurazione della "Vergine
dal manto di misericordia" allargato per accogliere i fedeli sulla parola di Gesù:"Ecco tuofiglio" Maria sotto la croce accettò il testamento di
amore del Figlio suo ed accolse tutti gli uomini, impersonati dal discepolo
amato. Così nell'immagine popolare
della Madonna del Manto tutti ci possiamo riconoscere in quei volti e,
specialmente oggi, essere certi di trovare rifugio sotto il manto potente della
Madonna.
L'iconografia della Madonna
del manto è visibile anche del trittico dell'altare del Rosario in San Giovanni di SALUZZO di Pascale Oddone del 1535. Un' opera ricca e complessa dallo splendido cromatismo la Madonna
del Rosario rappresenta
Maria che, librata in alto in un'iconografia che proviene dall'Oriente, allarga
il grande manto a proteggere la famiglia del marchese Francesco ben descritta nei caratteri particolari sul bellissimo paesaggio
locale sottostante. Il soggetto "Madonna del rosario" si radica nel fatto storico della vittoria cristiana sui turchi a
Lepanto il 7 ottobre 1571, avvenuta, come disse il Papa San Pio V, per l'intensa
preghiera del rosario dei cristiani. Se
ne proclamò una festa che il papa chiamò Festa della Madonna della Vittoria; il
nome venne poi sostituito con Festa della Madonna del Rosario. In seguito al fatto si diffusero
numerosissime pale con questo soggetto. In Diocesi tra le più significative quella di Canosio dove la pala raffigura Maria con
la corona in mano e tre santi. Poi la pala, tra le più belle 'fresca e arguta'(Galante Garrone), della parrocchiale di Stroppo
firmata da G.Antonio Pasero del 1615. Nella
composizione Maria col Bambino tra San
Domenico e Santa Caterina da Siena,è circondata da una fresca
cornice di verzura che racchiude i misteri del rosario. Maria, che dona il
rosario, è collocata al di sopra dei personaggi della nobiltà e della chiesa locale.
Un altro soggetto molto diffuso e popolare nella
diocesi di Saluzzo è la Madonna con le
anime purganti. Maria in cielo fra santi intercede per le anime che, nella
zona sottostante, la invocano. Realizzata con realismo caravaggesco, la Madonna
il Bambino e santi appaiono nella pala dell'Antica
parrocchiale di Verzuolo. Ampiamente barocca la pala di CelleMacra di Pietro Paolo Operti. Un'inquadratura neoclasssica
che richiama il
rinascimento ha la pala della parrocchiale di Acceglio di Antenore
Soldi del 1871. Nella chiesa delle Grazie dei cappuccini
a Saluzzo troviamo la bellissima
tela presenta Maria Addolorata con le frecce nel cuore, che, tra i santi, sostiene la Sindone reliquia di Cristo che libera le anime purganti raccolte nella parte sottostante
del quadro. Anche L'Addolorata è
frequentemente raffigurata in bellissime
tavole quali, Stroppo Paschero dove appare Maria che,
trafitta dalle sette spade, sostiene anche qui la Sindone tra santa Lucia e San
Giacomo. Numerosissime le pale devozionali di Maria
tra santi, e poi Maria nel presepe così come la caratteristica immagine di San Peyre di
Stroppo, Maria nella Deposizione di
Cristo come lo stupendo complesso
plastico del Duomo di Saluzzo. Nella collegiata di Carmagnola abbiamo l'originalissima
Genealogia di Maria. Numerose le raffigurazioni dell'Immacolata; molto significative poi le diverse versioni dell'Annunciazione. E poi la Madonna col Bambino, particolarmente interessante
a Busca la popolaresca Madonna della
chiesa dell' Attissano e l'Icona della Madonnina la cui
iconografia- Maria che spruzza il latte- si riferisce all'invocazione "Madre
della Divina Grazia prega per noi"
E chiudiamo questa rassegna
con l' Assunzione di Maria cui è dedicata la parete sinistra della
chiesa di SanPeyre di Stroppo col racconto apocrifo pieno
di fede. L' aerea Assunta del Duomo di Saluzzo opera
dello scultore luganese Carlo Giuseppe Plura
(1655-1737) opera in legno tinteggiata di bianco come il complesso di undici
statue che la circonda. Per concludere con il correggesco e michelangiolesco
complesso dell'Assunzione di Maria nell'abside
della parrocchiale di Busca dall'ampia sonorità spaziale dove Maria dalla tomba aperta viene portata
dal Figlio in cielo tra i cori angelici sino a raggiungere la Trinità che la incorona Regina .E' il quarto
mistero glorioso; il dogma, cioè l'affermazione dell'Assunzione di Maria, venne
proclamato da Pio XII nel 1950 ma questa verità fu sempre creduta sin dal IV
secolo dalla Chiesa, che nel sec VI ne
fissò la festa il 15 agosto. Il corpo della
Madre di Cristo non poteva essere soggetto a corruzione, Gesù l'associò alla
sua assunzione in cielo per diventare primizia del destino promesso ad ogni uomo
Corriere di Saluzzo maggio 2020 e poi Bibliografia: Bramardi Maria, Ora pro nobis. Repertorio dei titoli mariani nella Diocesi di Cuneo" dell'editrice Primalpe