SANTI OGGI E IERI. S.BRIGIDA A PIASCO.
Incredibilmente sembra
sorgere nel nostro tempo "scristianizzato" il desiderio di sapere di più delle
straordinarie figure dei santi di cui la nostra cultura, nel corso di 2000 anni
è ricchissima; se ne leggono gli scritti, le biografie, si cercano nelle
opere d"arte, nei piloni e nelle chiese dei nostri paesi
Si scopre come tra i
sec. IV-V, dalla trasformazione dei santuari pagani in luoghi di culto
cristiani, sono sorti piloni e sacelli
dedicati a Maria, di cui nel 431 era stata proclamata la divina maternità. Con l"emergere del culto dei martiri nel
II-III secolo, si sviluppò nelle catacombe l"uso della
raffigurazione dei santi. Raccogliendo l"eredità dei primi tempi, il popolo ha guardato il
santo come un "cristiano riuscito" per imitarlo nella fede, lo ha onorato con
culti esterni e ne ha rappresentato l"immagine in chiese cappelle,
piloni, per comunicare col Trascendente, per chiedere al santo intercessore,
l"aiuto nel quotidiano faticoso,
cammino verso l"eternità.
Nel nostro tempo post-moderno
e post-cristiano, la santità coniugata con l"arte ha un fascino
particolare, che induce alla ricerca di opere d'arte sparse, a volte
dimenticate, nelle nostre campagne. Piasco è un esempio ricchissimo di
cappelle dipinte, quasi certamente legate alla presenza dei benedettini nel
luogo.
Piasco, Cappella di S.Brigida
Sulle fresche alture, di fronte ad uno
spettacolare panorama, si eleva a Piasco, la
piccola antica cappella intitolata a S.Brigida d"Irlanda la cui devozione precede
quella di S.Brigida di Svezia spesso
confusa con questa. L"abside della cappella ospita un
antico dipinto tripartito con al centro la figura della Santa monaca irlandese, accomunata a Piasco al
culto a S.Orso che sull"altro colle era venerato nel priorato omonimo, dai
monaci benedettini. La cappella di
S.Brigida di Piasco, probabilmente costruita dagli stessi benedettini, risale
secondo il Savio al 1200, ma è ipotizzabile una collocazione all"800, tempo
della diffusione del culto per Sant'Orso e S.Brigida d"Irlanda.
Piasco,
S.Brigida. S. Barbara e S.Antonio Abate. Gli affreschi presentano quattro santi delle origini del
cristianesimo europeo, risalgono al 1330-1400, non si conosce l"autore, ma
l"opera rivela uno stile francesizzante nella raffinatezza nei costumi, nel
fare miniaturistico dei fondi che richiama quello di S.Brizio di Busca, chiesa
delle morre dell"abbazia di Villar.
Nel dipinto di Piasco S.Brigida è al centro, veste abiti da abbadessa con le mani aperte rivolte verso l"alto nell"atteggiamento
contemplativo delle oranti paleocristiane. La figura è priva del capo,
probabilmente a causa delle ben note guerre di religione cinquecentesche le cui
prime vittime erano i dipinti dei santi.
S.Brigida
d"Irlanda, nata intorno al 451,
costituisce una sorta di anello di collegamento tra il mondo celtico e quello
cristiano ed è una delle più
significative testimonianze della spiritualità che scaturì dalla conversione al
cristianesimo delle popolazioni d'Irlanda, nel V-VI secolo. Convertitasi al
cristianesimo ancora bambina, entrò ben presto in convento; diventata abbadessa fondò altri monasteri irlandesi. A Kildare, nel luogo in cui sorgeva il
santuario della dea madre celtica, Santa Brigida fondò un monastero di monaci e monache nel sito
dell'attuale cattedrale. Fu prosecutrice dell"opera di evangelizzazione intrapresa dal vescovo San Patrizio ed è con
lui patrona dell"Irlanda. A Kildare,
Brigida morì nel 525. L"unico testo biografico conosciuto è quello di Cogitosus un monaco di Kildare
che scrisse Vita Brigidae attorno al 650. Furono attribuiti alla santa
dei miracoli che, come quelli di Gesù, costituivano delle risposte ai bisogni
dell"uomo. I suoi attributi iconografici, la mucca e la croce, i settori del
suo patronato: il focolare, la casa, le fontane e
le guarigioni, i fabbri, provengono dal culto celtico tradotto in senso
cristiano.
i>S.Bernardo e S.Caterina da Siena
A destra della Santa appare San Bernardo da Mentone fondatore del Grande e Piccolo San Bernardo per l"ospitalità gratuita ai pellegrini. L"iconografia più diffusa, lo presenta vittorioso sul demonio che il santo tiene alla cavezza. Nel dipinto il demonio accanto al santo è
stato cancellato. A sinistra una Santa
con il libro in mano identificabile come la medioevale Santa Caterina da Siena, (poi rappresentata in modo mirabile nella
cappella di S.Anna della pianura). A sinistra di Brigida, appare Santa Barbara da Nicomedia del 273. Ha il simbolo della torre, dove il
padre l"aveva rinchiusa per darla in
sposa all"imperatore Massimiano; rifiutato il matrimonio, Barbara fu duramente perseguitata dal padre da cui si salvò con la fuga.
Ritrovata dopo molte vicende, fu
decapitata dallo stesso padre poi
colpito a sua volta da un fulmine.
Accanto a S.Barbara, Sant'Antonio abate nato
in Egitto nel 250, ritiratosi nel
deserto fondò la vita eremitica e fu sottoposto
a incessanti prove e tentazioni demoniache. Creò numerose opere in favore dei malati e pellegrini. Morì a 106
anni nel 356.
Questa piccola ridente cappella, fu certamente un luogo d'evangelizzazione e di edificazione per
il popolo che in tempi difficili, imparava la vita evangelica contemplando nei
dipinti i "cristiani riusciti", quelle figure che, oggi come ieri, "fanno la
storia con le loro opere di carità, per costruire una società migliore".
da Corriere di
Saluzzo, luglio 2012