LE STELLE E LA STELLA
Nello
stress della vita quotidiana, può diventare rilassante volgere lo sguardo verso
il cielo e, specialmente nelle belle notti stellate, lasciarci avvolgere dalla
meraviglia, nello stupore per quella infinità punteggiata
di luce.
Gli astri sono una
realtà cosmica ricca di fascino, di poesia e di significati simbolici in tutte
le civiltà, stimolo per la fantasia e per lo spirito d'artista.


LE STELLE NELL'ARTE
Anche
gli artisti,come i profeti, sono stati affascinati
dalla volta stellata, pensiamo alla splendida cupola del Mausoleo di Galla
Placidia a Ravenna che ci rimanda al passo di Baruc
profeta (3,35): Lui che invia la luce ed essa va Le stelle brillano ai
loro posti e gioiscono; egli le chiama e rispondono Eccoci!'e
brillano di gioia per colui che le ha create.Nell'arte moderna troviamo
interpretazioni piene di significato. Tutti conoscono La notte stellata di
Van Gogh (1889, Museo
Arte Moderna, New York) un'opera che esprime la suggestione dell'artista di
fronte al luminoso infinito e sembra cantare il salmo 18: I cieli narrano
la gloria di Dio e l'opera delle sue mani annunzia il firmamento
LA STELLA
Protagonista del Natale è
un stella che conclude necessariamente ogni presepe
che si rispetti. Nel Vangelo se ne parla solo in Matteo 2,2 ; l'evangelista racconta che la stella annuncia ai Magi,
in Oriente, la nascita dell'atteso Messia.
L'essenzialità evangelica della
narrazione, ha suscitato una quantità grandissima di scritti, ricerche e
supposizioni; quelle dei Padri: Giustino, Origene, Clemente, Tertulliano, dei
sec. II-III; le narrazioni degli Apocrifi tra il sec. II e VI; i testi di Marco
Polo e l'Historia trium regum nel Medioevo; ricerche scientifiche
contemporanee, sino ai romanzi fantasiosi e i siti internet, sorti sull'onda
della New Age, per il fascino misterioso ed
esoterico, che circonderebbe queste figure e l'apparizione della stella.
NELLA SIMBOLOGIA CRISTIANA
Sicuramente quell'astro non
era una cometa di cui non vi è
traccia in quel tempo, qualcuno suppone che si sia trattato di una congiunzione
trapianeti, si sa invece che, intorno
al 7 a.c., si è verificato
il fenomeno luminoso delle nove e supernove.

A
livello iconografico già nel sec. II-III la stella assume
varie forme, la più antica fra tutte è il monogramma di Cristo conl'incrocio delle due prime lettere del nome greco (X P).

Tra le raffigurazioni della Natività, nella catacomba di Priscilla appare un
dipinto risalente al sec. II III, presenta Maria con in braccio il piccolo Gesù,
accantoun uomo che indica una grande
stella ( una stella a 12 punte che rimanda alle 12 tribù di Israele)

Lastra
di Severasec III proveninete dallaCacomba di Priscilla
Questa figura maschile compare
sempre, anche
nei sarcofagi dove appaiono i Magi adoranti, vestiti con brache,
mantello persiano e berretto frigio. La stella delle scene dei sarcofagi ha sei
raggi: un segno propriamente davidico che si
collega all'interpretazione data alla profezia di Is.9,1-
5,8 e 11 sulla regalità messianica di Cristo

ROMA S. MARIA MAGGIORE- ARCO TRIONFALE NATIVITA' SEC V
Altre volte, specialmente dal IV secolo
(sino alla medioevale introduzione della cometa presentata da Giotto nella
Cappella degli Scrovegni a Padova) la stella, sempre
indicata dal profeta, (una funzione poi assunta dal secondo mago) è presentata
a otto punte, generata da due quadrati incrociati: è simbolo della signoria
cosmica di Cristo o prefigurazione nella quaternità
della croce. La troviamo nel sec. V in S.Maria
Maggiore.
Sulla base delle affermazioni apocrife e
dell'interpretazione simbolica dei Padri appare un'altra versione iconografica
della stella: la stella-angelo che Leone Magno, interpreta come la
grazia di Dio; la troviamo, tra l'altro, nell'altare di Ratchis del sec.VIII

Pannello dell'altare di Rachis
Duomo di Cividale
CHI è LA FIGURA MASCHILE CHE INDICA LA STELLA sempre
presente nelle natività delle origini?

Si
tratta dell'indovino sapiente Balaàm di Nm. 24,17, il quale vaticinando su Israele dice: Io lo
vedo,
ma
nonora, io lo contemplo, ma non da vicino: una stella spunta da Giacobbe, uno
scettro da
Israele.
Balaàm
è stato talvolta identificato con lo stesso Zarathushtra
o qualcuno dei suoi successori, cosa che nella tradizione apologetica
patristica dei primi secoli non creava
difficoltà,
perché testimoniava l'accoglimento della profezia sul Messia da parte
dei popoli.
DOVE
SAREBBE APPARSA LA STELLA?
Per Jean Daniélou (in I simboli cristiani primitivi) sulla base
dei Testimonia - scritti antologici' cristiani in uso nelle comunità primitive -
sostiene che doveva essere apparsa ai Magi in una regione, meno lontana dalla Persia, nella quale si praticavano culti astrali e in
cui l'evento annunciato da Balaàm era molto noto,
probabilmente Damasco in Siria. La presenza di Nm. 24
nella raccolta delle Testimonia è dimostrata dall'uso che ne facevano
nel sec.II autori come Giustino.
CHI è QUESTA STELLA
L'indagine, e le
disquisizioni sui significati simbolici della stella, sono
vari, ma il più consistent e è quello indicato
dall'esegesi cristiana: la stella sorta da Giacobbe e lo scettro da Israele (Balaam) è quel Sole che sorge di cui canta Zaccaria (Lc.1,78)è la
stella luminosa del mattino, radice e stirpe di Davide di Ap
2,16; è la Luce che splende nelle tenebre di Gv
1,5: Gesù, che, nella precarietà che insidia la
nostra esistenza, continua a rassicurarci: Io sono la luce del mondo perché
chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre (Gv
13,46)
Roma - S.Pietro, Necropoli - Mausoleo dei Giuli sec I-II- Mosaico Cristo sole
Nascere sotto una buona
stellaè un noto auspicio e un augurio popolare molto desiderabile. I credenti
in Cristo, capaci dileggere nella
Scrittura i segni dei tempi possono davvero dire diessere nati sotto una buona
stella.
BIBLIOGRAFIA
Jean Daniélou I
SIMBOLI CRISTIANI PRIMITIVI 1997 Ed. ARKEIOS Roma
Franco
Cardini I
RE MAGI Storia e Leggenda 2000 Ed. MARSILIO Venezia
Manfred Lurker Dizionario
delle IMMAGINI E DEI SIMBOLI BIBLICI Ed. PAOLINE 1998
Milano
GIOTTO-
CAPPELLA DEGLI
SCROVEGNI,
PADOVA
ADORAZIONE
DEI MAGI
CORRIERE
DI SALUZZO16.12.05