Le CATACOMBE CRISTIANE
Culla della civiltà artistica delle prime comunità

La conclusione del secondo millennio
e le celebrazioni ad esso collegate,hanno indotto anche i più distratti e
disinteressati ai dati storici, a
riflettere su una realtàimprescindibile: duemila anni di che?Evidentemente un periodo storico ha inizio da
un fatto. Si è scoperto allora che il calendariointorno a cui ruota il mondoe la storia è quello che decorre dalla
nascita di Gesù Cristo. In realtàsecondo recenti studisui dati esposti dallo storico dei
Vangeli Luca(2,1-3) la nascita di Cristo sarebbe avvenuta6 o 7 anni prima,
ma ormai dalVI secolo la datazione si è definita nella forma attuale e tale resta.
La riflessione su questi dati,
nell'Anno Giubilare indetto dal Pontefice, ha incentivato
il grande movimento del pellegrinaggio: si va pellegrini alla ricerca di Dio, e
con tanta voglia di vedere i luoghidelle origini, dove maggiori sono le
testimonianze religiose ei valori artistici.In particolare si va a Roma centro della
cristianità. Alla città che in questi
anni - tra approvazioni, polemiche e proteste - è diventata un'unicocantiere di restauro -arriveranno pellegrini eturisti, attratti dal fascino di un Papa che
sa parlare a tutti eincuriositi da monumenti unici, diindiscutibile bellezza e suggestione, ricchidi storia e di fascino, testimoni
dell'evento bimillenario
che ha annientato la più grande potenza di tutti i tempi.
E ci sarà chinon accontentandosi della visita ai
monumenti, affascinato dalla ricerca delle radicidella nostra cultura e della nostra fede,
scenderà alla scoperta dei primi segnidel linguaggiovisivo e artistico dei cristianidel silenzio; quei segni simbolici - le
stenografie dell'anima dice Costantino Ruggeri - che, nell'alternarsi delle
persecuzioni, seppero esprimere tutti i contenuti dellafede dei primi cristianie la loro speranza.
I FATTI
Il
cristianesimo arrivò ben presto a Roma. Quando S.Paolo vi giunse verso il 61, vi trovò una comunità
cristiana già ben organizzata che lo accolse sulla Via Appia
(At.28,14). Essa era sorta
spontaneamente allorchè
- come ricordano gli Atti (2,10) - tra gli ascoltatori di Pietro la mattina di
Pentecoste c'erano degli stranieri
romani. La prima comunitàcristiana era costituita per lo più di gente
umile e povera: braccianti, operai, schiavi, quelli che perprimi potevano accogliere il messaggio liberante di Cristo; mac'erano anche dei ricchi.Questi secondo l'insegnamento degli Apostoli
(Atti,4, 32-35), fornivano i mezzi per il
sostentamento e l'organizzazione della comunità mettendo a disposizione leproprie case. Nelle loro ricche dimoreavvenivano le assemblee dei credenti, le
celebrazioni eucaristiche e i battesimi.

TESTIMONIANZE
Queste prime chiesedomestiche - le domus
ecclesiae- divenute centro di irraggiamento
cristiano, erano numerose, ma scomparvero con le trasformazioni dei secoli successivi. Molto nota
resta a Roma quellaal Celio , sotto la
basilica dei SS. Giovanni e Paolo, con significativi dipinti,quella che fu la casa di S.Cecilia
sotto la basilica omonima, e, con
probabilità, quella sotto la basilica di S.Clemente.
LE CATACOMBE
Furono i benestantiche donarono i terreni per le
sepolture. Il crescente numero dei cristiani , le
persecuzioni, le necessità dei poveri e
la consapevolezza che l'unità dei credenti si doveva conservareanche nella morte, sviluppò nei cristiani,
sin dal sec. II, la necessità di avere
sepolture proprie.

Catacomba di Priscilla - galleria con loculi
Così i fratelli più ricchi
offrirono i loro ipogei (luoghi di sepoltura sotterranei) che, ampliati in un
reticolo di gallerie, originarono le aree sepolcralinote col nome del generoso donatore: Priscilla, Domitilla, Pretestato, Ottavilla,sorte tra il II e il III secolo. Sono del III secolo
quella di S.Sebastiano la prima nota col terminecatacumbas equella di S.Callisto,
che divenne il cimitero ufficiale e più importante della Chiesa nel III secolo.
Il nome col quale i cristiani definivano
i luoghi di sepoltura è cimitero. Untermine che si oppone a necropoli (città dei morti) in usonel mondo pagano.Cimitero deriva dal greco Koimào=
dormire e rivela la fede nella risurrezione:il cimitero diventavaper i cristiani, che chiamavano dies natalis il giorno della
morte, il luogo del sonno in attesa della
risurrezione. I cimiteri cristiani sono universalmente noticol termine di CATACOMBA, ma solo dall' epoca medioevale.
Catacomba deriva dal greco e significa presso la cavità; infatti era in un avvallamento - una cava di tufo
- che si trovava il cimitero di S.Sebastiano, l'unico conosciutonel Medioevo perché sopravvissuto alle
distruzioni dei secoli barbari.
LEGGENDA e REALTA'
E' leggenda dei romanzi
d'ottocento il soggiorno clandestino nelle catacombe dei cristiani perseguitati.Nei cimiteri si svolgevanoriti funebri e riunionidi preghiera; come luoghi di sepoltura erano ben noti all'autorità che ne
possedeva le planimetrie e dunque non avrebbe avuto difficoltà a trovarvi dei
rifugiati.

Le catacombe furono numerose, esteseper chilometri, in una rete di galleriescavate nel tenero tufo del Lazio,
sovrapposte a 4 o 5 piani sino ad una profondità di25 metri. Minime sonole strutture architettoniche, evidente il
carattere fortemente
ugualitario tra le sepolture: i loculi, cavità sovrapposte lungo le pareti
della galleria, l'arcosolio, i cubicoli, i lucernari.
Arcosolio con i 12 Apostoli Ipogeo degli Aureli
-Roma
LA SEPOLTURA
Nel loculo, veniva
deposto il corpo avvolto in un lenzuolo, veniva chiuso da una lastra di pietra
o marmo su cui era inciso il nome, una data, un simbolo.

Accanto
la lucernetta.
Questi cimiteri che accolsero
i martiri e i cristiani dei primi secoli,
sono anche la
culla della civiltà artistica delle prime comunitàche, condizionate dalla clandestinità e dall'originario aniconismo
(proibizione delle immagini) esprimono
nel segno simbolico tutta la loro fede e
la loro speranza in Cristo. "I SIMBOLI cristiani nacquero nel buio, ma furono luce di
gente che non si divertiva a scrivere sui muri per capriccio. Furono
testimonianze di uomini e di donne bambini
anziani, che andavano cantando al Circo Massimo, incontro allecroci alle scuri, al fuoco, alle belve...
primizia della fede di un popolo che osava credere nella più incredibile delle
verità: la Risurrezione... In quelle commosse preghiere in quei colloqui
abbreviati col Trascendente, c'era tutto il rapporto del credente con Dio"
(Costantino Ruggeri).
CORRIERE DI SALUZZO FEBBRAIO 2000
BIBLIOGRAFIA
Fiocchi, Bisconti
Mazzoleni Le CATACOMBE CRISTIANE DI ROMA Schnell&Steiner 1998
Costantino Ruggeri- STENOGRAFIE DELL'ANIMAEd Piemme 1991
Raffaella Farioli ELEMENTI DI ICONOGRAFIA CRISTIANA Ed.Patron Bologna
Antonio Baruffa LE
CATACOMBE DI S.Callisto Libreria Editrice Vaticana
Egon Sendler ICONA IMMAGINE
DELL'INVISIBILE - Ed
Paoline
G.Wilpert La
PITTURA DELLE CATACONBE ROMANE
- I SARCOFAGI CRISTIANI ANTICHI
Città del Vaticano
F.Mancinelli
CATACOMBE e BASILICHE Ed. Scala
AA.VV. I SIMBOLI DEL
MEDIOEVO Jaka BooK
Manfred Lurker DIZIONARIO DELLE
IMMAGINIO E DEI SIMBOLI BIBLICI - Ed Paoline 1989