DOVE SAREBBE APPARSA LA STELLA  - approfondimento -

Fonti: “LE TESTIMONIA” e “IL DOCUMENTO DI DAMASCO”

 

DA JEAN DANIÉLOU -I SIMBOLI CRISTIANI

PRIMITIVI La Stella di Giacobbe  Ed. Arkeios

Roma 1997  (pp. 115,135)

 

 

 

                                                                         Le TESTIMONIA                                                                                   

                                                                         sono raccolte

                                                                         di passi biblici, florilegi, su

                                                                         determinati argomenti che

                                                                         circolavano  nelle comunità

                                                                         cristiane, come i manuali e

                                                                         le antologie di oggi; si

                                                                         distinguevano per la            

                                                                         capacità di assimilazione e

                                                                         penetrazione dei loro         

                                                                         autori. Molti argomenti

                                                                         venivano sviluppati alla

                                                                         luce della comprensione

                                                                         della Scrittura in quel

                                                                         tempo. Alle volte un

                                                                         versetto biblico dava

                                                                         l’avvio alla materia e

                                                                         questo ne richiamava un

                                                                         altro.

                                                                        (Da “Padri Apostolici” Città       

                                                                                          Nuova  Roma 1998 pag. 184)

 

 

 

 

Siamo a conoscenza della presenza della profezia di Balaam nelle “Testimonia”, tale presenza  è confermata dalle citazioni dei rotoli  di Qumran.

Le “Testimonia” sono raccolte della prima comunità cristiana la cui importanza è stata segnalata da Rendel Harris. In essi la teologia arcaica trovava la sua espressione.

Tale affermazione hanno trovato conferma La presenza di tale profezia di Balaam nelle Testimonia la menzione che ne fanno da Giustino e Ireneo (II secolo) Origene e Clemente Alessandrino.

GIUSTINO cita Isaia  profeta che annuncia: “Una stella si alzerà da Giacobbe un fiore spunterà dal tronco di Jesse” Questa stella luminosa che si alza questo fiore che cresce sul tronco di Jesse è il Cristo. (Ap. 32,12-13)

Ancora Giustino nei Dialoghi 61,4 dice: “Così quando un astro si levò dal cielo alla sua nascita - come è scritto nelle Memorie degli Apostoli (i Vangeli) - i Magi dell’Arabia riconoscendo l’avvenimento, vennero e l’adorarono”

Giustino vede nella stella dei magi la realizzazione della profezia di Balaam. È dunque sicuro che il testo di Nm. 24 fa parte delle Testimonia che il cristianesimo primitivo aveva ricevuto dalla comunità di Qumram.

ORIGENE  (II sec.) stabilendo un rapporto tra Balaam  e i magi dice: “ I Magi scorgendo quel segno divino nel cielo vollero indagarne il significato. Essi possedevano le stesse profezie di Balaam … la profezia di Balaam sin dalla  tradizione più antica è stata accolte nei libri sacri  anche dagli abitanti della Mesopotamia presso cui Balaam aveva reputazione. I magi possedevano questo testo così quando nacque Gesù  riconobbero la stella e capirono che la profezia si era compiuta

Origene testimonia di tradizioni orientali anteriori: Balaam è stato identificato come Zoroastro, il  fondatore dei Magi e  considerato egli stesso un Mago, perciò una nuova relazione appare tra la profezia di Numeri e Matteo (p 125)

Anche secondo CLEMENTE ALESSANDRINO la scienza astrologica dei Magi permise loro di interpretare il segno della stella. 

 

Un altro documento interessante è il “DOCUMENTO DI DAMASCO” (Daniélou, idem pp116; 124-135) che sembra sottolineare la predizione: cita la stella che uscirà da Giacobbe (Nm24) e indica anche il Messia davidico col testo di Amos 5 (riportato anche da Giacomo negli Atti 15,16-17)

Giustino, (a favore di Damasco), cita la parola di Isaia: “Egli prenderà la potenza di Damasco e le spoglie di Samaria” (Is.8,4). Significa che la potenza del demonio cattivo che abitava a Damasco sarebbe stata vinta dal Cristo al momento della sua nascita.

Sappiamo che i Magi persiani era sparsi in Oriente e soprattutto in Siria all’inizio dell’era cristiana. I testi arcaici, in cui incontriamo allusioni a Nm. 24, sembrano essere in contatto con la Siria e più particolarmente con la regione di Damasco (pag. 128)

In occasione dell’esilio della comunità di Damasco dopo il 63 a.C. deve essere avvenuto il contatto con le dottrine persiane; lo strumento (di questo contatto) è stato precisamente la stella quella in cui si vede realizzata la profezia di Balaam, annunciata dall’antenato dei Magi e che essi hanno manifestato (pag.131)

Tutto sta a dimostrarci che il tema della stella (la profezia di Ballaam) ha come centro di sviluppo la parte della comunità essena rimasta a Damasco in contatto con i Magi.

Osserviamo poi che, il Vangelo di Matteo è stato verosimilmente scritto in Siria. Si comprende l’importanza allora dell’episodio della stella.

La missione cristiana della Siria si rivolgeva ad un ambiente in cui i magi esercitavano una forte influenza e quindi la pericope della stella  appare come il tipo stesso di un kerigma  rivolto a questo ambiente, esso fa appello alla profezia del mago Balaam (pag. 135)

Giustino stabilisce un legame tra i Magi e Damasco.

Clemente d’Alessandria parla della Persia, mentre Origene indica la Babilonia, ma la distanza rende la cosa impossibile, Damasco appare dunque il centro di provenienza dei  Magi più verosimile. (Pag. 135)