SIMBOLI - APPROFONDIMENTO
Dice Manfred Lurkel: “ il simbolo non
ha in se il proprio significato, bensì rimanda a qualcosa che è al di là”. Il
simbolo è fondamentale per la
conoscenza; Mircea Eliade infatti ricorda che “il pensiero simbolico precede il
ragionamento e rivela aspetti della realtà che sfuggono a qualsiasi altro mezzo
di conoscenza”.
L’uomo
è un essere simbolico e lo è in particolare l’uomo religioso. I segni del monte
Bego, i dipinti delle caverne di Lescaux
appartengono alla rigogliosa fioritura dei linguaggi simbolici con cui l’uomo
preistorico cercava l’Assoluto.
Dunque
il linguaggio simbolico, attualissimo oggi nella segnaletica, nella pubblicità,
nell’informatica, è stato il primo canale della comunicazione delle popolazioni primitive e del linguaggio
artistico, il simbolo è anche stato il primo
mezzo di comunicazione e di espressione visuale del
cristianesimo delle origini la colomba, l’ancora, il pavone,
l’agnello, il pesce, il pastore, costituiscono il primo programma iconografico
con cui i cristiani in clima aniconico (divieto di rappresentare le immagini) hanno
espresso visivamente la loro fede in Cristo, nella Risurrezione, nella vita
eterna.
Le
simboliche, nel corso della storia, hanno seguito il procedere intrecciato dell’antropologia
sociale e culturale e hanno sempre
accompagnato l’arte figurativa e
l’edificio sacro.